Sono andato in entrambi i luoghi: con il solo figlio maggiore (12) nel primo caso principalmente per sentire parlare Paolo Nespoli, astronauta italiano che tornerà in primavera per la terza volta sulla Stazione Spaziale Internazionale. Nel secondo anche con moglie e figlia piccola (8).
Ho ritrovato un museo (da cui mancavo da una decina d’anni) completamente trasformato e abbellito, riorganizzato. In poche parole: di livello internazionale. Ho visto un museo moderno, con tanti volontari ben preparati e sempre sorridenti, prontissimi a soddisfare qualunque domanda e richiesta dei visitatori.
Ai Giardini Montanelli, poi, ho visto il paradiso di ogni bambino: tanti, tantissimi laboratori che servivano per far giocare i bimbi e contemporaneamente far riflettere ANCHE i genitori, per avvicinare i primi ai grandi temi e divulgare ai secondi l’importanza della ricerca. Anche qui ho visto un sacco di studenti che spiegavano con tanta passione il frutto dei loro studi.
Insomma, ho potuto vedere la storia italiana nella tecnologia e il suo naturale futuro con i giovani, ho incontrato un’eccellenza italiana per la ricerca spaziale. Ho visto il bello e l’orgoglio di essere italiani.
Io farò la mia parte: riporterò tutta la famiglia a visitare il museo, certo che i laboratori, le attività, i volontari e la storia raccontata da questo splendido museo sapranno accendere nei miei figli (ma anche in me!) la scintilla della curiosità.